I caài de la bisnóna
commedia brillante in due atti in dialetto bresciano di Velise Bonfante
Un'arzilla vecchietta che desidera ormai solo un funerale lusso con tanto di carrozza trainata da cavalli (i "caài" del titolo) e per il quale ha messo da parte un gruzzolo cui dovrà rinunciare per aiutare una nipote. Un farmacista di Brescia a fine attività che desidera sposarsi e sistemarsi sulle miti sponde del lago, a Desenzano, dove mette gli occhi su duesorelle smaniose di convolare a nozze, bisnipoti della succitata vecchietta. Chi sceglierà il farmacista?
Sul filo teso da questa domanda Velise Bonfante, alla seconda commediadopo il successo di " Dizìl cò i fiùr ", imbastisce con la consueta efficacia un canovaccio fatto di colpi di scena, equivoci, malintesi, dialoghi di immediata presa comica, sottolineata dalla burbera immediatezza del dialetto.
Si aggiunga l'entusiasmo interpretativo della compagnia de Riultèla dilettanti con la voglia di divertirsi e di far divertire, per shakerare un cocktail teatrale perfetto "Se il pubblico riderà - avvertono gli attori - come abbiamo riso noi durante le prove, il successo sarà assicurato."